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Adolescenti tra trasgressione e devianza

Adolescenti tra trasgressione e devianza

Utente TATF09000G-psc

da Tatf09000g-psc

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Interessante iniziativa per la classe 5C Informatica dell’Istituto Tecnico Pacinotti che lo scorso 4 ottobre ha partecipato presso il Dipartimento Jonico dell’Università degli studi Aldo Moro di Bari ad un convegno sulle problematiche che interessano numerosi adolescenti, andando ad analizzare le possibili cause di azioni definite “trasgressive” ed illegali, che spesso vengono compiute dai giovani.

Il convegno ha visto la partecipazione di importanti personalità, quali Patrizia Famà (Presidente del Tribunale per Minorenni Taranto), Dorella Quarto (Dirigente del Centro Giustizia Minorile della Puglia e Basilicata), Cinzia Ariano (Neurobiologa).

Dopo il saluto delle autorità intervenute, i presenti hanno assistito alla proiezione di un video che illustrava l’iniziativa dei due giudici onorari Umberto Di Toppa e Giovanni Paolo Pisconti, prodotto in collaborazione con gli studenti degli Istituti Archimede e Vittorino da Feltre di Taranto, in un progetto atto all’individuazione delle cause e delle possibili soluzioni al problema della trasgressione giovanile.

Di particolare interesse l’intervento dello psicoterapeuta Alfio Maggiolini, il quale ha esposto il problema della devianza, legato a molteplici fattori quali problematiche sociali, culturali e familiari precisando che il Tribunale Minorile non opera basandosi esclusivamente sul fatto doloso in sé ma valuta l’intera situazione del minore.

E’ il caso della cosiddetta “Messa in Prova”, misura alternativa alla detenzione che ha lo scopo di favorire il reinserimento sociale di persone che hanno subito una condanna per reati non particolarmente gravi, incentrata sulla partecipazione del giovane ad attività formative e di crescita.

Di uso di droghe e delle inevitabili conseguenze negative dal punto di vista neurocognitivo ha parlato  la neurobiologa Cinzia Ariano, che ha fatto presente come questo influenzi i comportamenti negativi e la pratica di atti illeciti.

Di particolare interesse, infine, il progetto P.I.P.P.I. (Programma di Interventi Per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione), lavoro di prevenzione a supporto di bambini e ragazzi, con l’obiettivo di eliminare o minimizzare i disagi dei minori e così migliorare la loro qualità di vita.

Si ringrazia il nostro alunno Antonluca Catalano per aver redatto questo articolo.